La Cascata di Sa Spendula a due passi da Sanluri
Muovendo da Sanluri in direzione di Villacidro è possibile imbattersi nella Cascata Sa Spendula, un luogo naturale che ha saputo stregare anche l'animo di Gabriele D'Annunzio, tanto da dedicarle una poesia
La bellezza della natura sarda è da sempre riconosciuta a livello mondiale, non solo per le sue coste mozzafiato che si affacciano su di un mare cristallino, ma anche per il suo entroterra ricco di vegetazione rigogliosa, frutto della tradizionale macchia mediterranea.
Sa Spendula, la cascata della Sardegna
Non fa eccezione la bellezza stravolgente della cascata Sa Spendula, nel territorio comunale di Villacidro, a pochi passi da Sanluri: come dice il nome stesso, una cascata ammalia e stupisce migliaia di turisti che ogni anno affollano questa terra. È proprio in questo angolo di Sardegna, infatti, che si compie l’ultimo salto del Rio Coxinas, che dopo la cascata cambia nome in Rio Seddanus.
La fama raggiunta da questa cascata è dovuta anche alla sua continua esistenza: sebbene, infatti, sia meravigliosa da guardare durante la stagione delle piogge (grazie anche all’abbondanza di acqua piovana che ne gonfia il percorso), anche in estate la cascata è funzionante e maestosamente illuminante, soprattutto se osservata nel cuore della notte.
Un vero e proprio monumento naturale sardo che è riuscito a lasciare a bocca aperta anche i grandi letterati del passato quali Gabriele D’Annunzio, che le dedicò questa poesia.
La Spendula di Gabriele D’Annunzio
Dense di celidonie e di
spineti
le rocce mi si drizzano
davanti
come uno strano popolo
d'atleti
pietrificato per virtù
d'incanti.
Sotto fremono al vento
ampi mirteti
selvaggi e gli oleandri
fluttuanti,
verde plebe di nani;
giù pei greti
van l'acque della
Spendula croscianti.
Sopra, il ciel grigio,
eguale. A l'umidore
della pioggia un
acredine di effluvi
aspra esalano i timi e
le mortelle.
Ne la conca verdissima
il pastore come fauno
di bronzo, su 'l calcare,
guarda immobile,
avvolto in una pelle.