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La chiesa di San Rocco a Sanluri

La chiesa di San Rocco a Sanluri è un edificio storico della città, presumibilmente eretto nel XVI secolo come segno di gratitudine nei confronti del Santo per la scampata epidemia: in realtà, a seguito di appositi studi, si è notato che la chiesafu edificata nella seconda metà del XVIIsecolo come diretta conseguenza della grave pestilenza che colpì Sanluri tra il 1652 e il 1653; molte furono le vittime del contagio in tutta l’isola, di cui 2500 solo nel paese di Sanluri.

Poiché forte era il credo religioso della comunità locale, la chiesa fu eretta anche grazie alle molteplici donazioni dei fedeli, che erano soliti innalzare preghiere a San Rocco, vissuto nel XIV secolo dedicandosi sempre alla cura degli appestati: egli stesso contrarrà il morbo ma riuscirà a guarirne, continuando la sua Santa Missione.

La sua iconografia classica lo vede raffigurato con il bastone da pellegrino, il manto del viandante, il cane e la gamba scoperta a segnalare la presenza del bubbone della peste: sotto queste sembianze lo ritroviamo anche nell’omonima chiesa di Sanluri, dove è scolpito sopra al portale d’ingresso, accanto alla figura di Cristo in Croce e al San Sebastiano, protettore anch’egli dalle epidemie.

La chiesa si presenta ancora oggi con un piccolo campanile a vela che sormonta la facciata a capanna; internamente è a una sola navata e mostra il suo gusto prettamente rinascimentale: edificio ormai sconsacrato, viene utilizzato per mostre e convegni che permettono di diffonderne la storia e la bellezza, mantenendone viva la memoria di generazione in generazione.

Il suo stato conservativo, infatti, è discreto grazie anche ai recenti restauri che ne hanno migliorato le fattezze: purtroppo si è perso gran parte del suo arredo interno originale, presumibilmente distrutto o smarrito nei primi ottant’anni del Novecento, quando la chiesa versava in un completo stato di abbandono: degno di nota è, però, la campana originale del 1706 che fu salvata e ancora oggi è visibile nella chiesa di San Sebastiano, sempre a Sanluri.

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