Storia & Territorio

Museo Duca d'Aosta di Sanluri: cuore pulsante della storia risorgimentale d'Italia

Il museo Duca d'Aosta di Sanluri ancora oggi è un tesoro per la storia risorgimentale italiana, che annovera tra i suoi beni anche testimonianze della Prima e Seconda Guerra Mondiale.

A Sanluri ha sede uno dei musei più importanti di tutto il tessuto nazionale in quanto testimonianza di un periodo assai rilevante per la storia del nostro Paese: quelloRisorgimentale.

Il Museo Duca d’Aosta di Sanluri ha sede presso il Castello dell’omonimo paese e fu aperto al pubblico già nel 1927, per volere del Duca d’Aosta Emanuele Filiberto che decise di donare al Generale il Conte Nino Villa Santa, parte dei cimeli risorgimentali conservati presso il Museo Nazionale di Capodimonte a Napoli.

Scopo di questa donazione era proprio l’apertura di un museo destinato al Risorgimento, come chiaro segno onorifico in memoria dei combattenti caduti per l’Unità d’Italia: l’area destinata all’esposizione museale venne, poi, ampliata arrivando ad includere cimeli della Prima e della Seconda Guerra Mondiale, con riferimento anche al periodo del Regime Fascista e del Colonialismo italiano.

All’ingresso, nel Salone delle Milizie al piano terra, si possono subito ammirare i cimeli storici relativi al Risorgimento e alla Prima Guerra Mondiale: qui meritano di essere citati il Tricolore che nel 1918 sventolò in una Trieste appena conquistata e il Bollettino originale della Vittoria letto nel 1918 dal Maresciallo d’Italia Armando Diaz, che annunciava la vittoria nella Grande Guerra.

Al primo piano, nel salone della Giustizia, si trovano gli altri cimeli della Guerra e in particolare quelli delle guerre in Libia, Eritrea ed Etiopia; manufatti più grandi (come siluri e pezzi d’artiglieria) sono, invece, conservati nel cortile del Castello di Sanluri.

Il ricco e variegato patrimonio del Museo Risorgimentale Duca d’Aosta annovera anche numerosi scritti, libri, giornali e documenti del tempo che attestano le vicissitudini storiche che segnarono questo lungo periodo della Storia d’Italia e non solo.


Nella foto la statua equestre di Emanuele Filiberto Duca di Savoia - piazza San Carlo - Torino

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