Storia & Territorio

Chiesa di Sant'Anna a Sanluri: testimonianza della fede di un popolo

La chiesa di Sant’Anna a Sanluri si trova nel cuore del centro storico del paese, ma la sua storia non è molto conosciuta a causa della mancanza di fonti certe riguardo alla sua fondazione: sappiamo, però, con fermezza che sin dal 1726 fu sede della Confraternita del Carmine ma le sue origini devono essere ricercate molto indietro ne tempo.

Essendo posta nei pressi dell’antico cimitero parrocchiale molte erano le donazioni dei fedeli, che contribuivano al miglioramento estetico della stessa: quello più rilevante si ebbe nel XVIII secolo e interessò tutto l’edificio che venne ampliato e in gran parte anche ricostruito secondo i gusti e le necessità del periodo.

Ovviamente interventi di ampliamento e di restauro si ebbero anche nel 1923 (con la costruzione di una nuova cappella) e nel 1928con l’edificazione di una sagrestia completamente nuova, atta alle nuove funzioni.

Oggi la chiesa presenta ancora numerosi tesori del passato, che ne manifestano la grandezza delle origini: nella parete absidale merita di essere citato l’altare in legno dipinto e dorato (realizzato tra il 1776 e il 1779) che ospita, nella sua nicchia centrale, la statua della Vergine del Carmine, mentre nelle cappelle laterali si trovano i simulacri di S. Elisabetta d’Ungheria e di S. Raimondo Nonnato.

Ma è possibile trovarvi anche molti complementi di arredo di alta qualità, argenterie locali, insegne, addobbi e opere pittoriche: la maggior parte di questi beni furono commissionati dalla Confraternita stessa al fine di migliorare la propria sede e rendere il giusto onore alla Casa del Signore.

Ancora oggi la comunità di fedeli contribuisce al mantenimento della chiesa continuando a far vivere e rivivere i fasti del passato nel contemporaneo: un chiaro esempio di come la devozione popolare sia un vero e proprio fil rouge che taglia trasversalmente intere generazioni.

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